a cura di Carmen Tosto
vista, vedere, guardare con gli occhi della mente, la facoltà di senso, l’intelligenza, un punto di vista, una dottrina, luce, la pupilla ecc…
In ambito yogico per dṛṣṭi si intende la concentrazione dello sguardo, per l’Hatha Yoga ci sono due varianti: bhrūmadhya dṛṣṭi e nāsāgra dṛṣṭi.
Ovvero concentrare lo sguardo nel punto mediano fra le sopracciglia (bhrūmadhya) oppure sulla punta del naso (nāsāgra). La durata della fissità dello sguardo nel punto deve essere aumentata gradualmente (sempre rimanendo in uno stato quieto, senza dolore o sforzo), si rinforzano così i muscoli dell’occhio ma si ha anche un preciso effetto a livello mentale in quanto viene favorita al concentrazione ed il ritiro della mente dagli oggetti esterni.
Nell’arte della Danza indiana Bharatanatyam, dṛṣṭi (occhi) si riferisce a uno dei dodici "arti sussidiari"(upāṅga) nel linguaggio gestuale proprio della danza.
La danza è un'arte che si esprime attraverso il mezzo del corpo e nel contesto classico indiano gli upāṅgas ovvero gli arti sussidiari che vengono utilizzati sono costituiti dagli occhi, le sopracciglia, le pupille, le pupille, le guance, il naso, le mascelle, le labbra, i denti, la lingua, il mento, il viso e la testa.
