La ricerca per la comprensione rispetto alla valutazione dell'Āyurveda

La ricerca per la comprensione invece che per la valutazione dell'Āyurveda | Ayurvedic Point©, Milano
P. Ram Manohar
Director and Chief Scientific Officer, AVP Research Foundation, Ramanathapuram P.O., Coimbatore, Tamil Nadu, India
Anc Sci Life. 2014 Oct-Dec; 34(2): 61–63. 
doi:  10.4103/0257-7941.153456

La ricerca in Ayurvedica è molte volte oggetto di discussioni e l’Āyurveda sembra trovarsi con le spalle al muro. La domanda che viene posta spesso è se l’Āyurveda sia in grado di superare la "prova del fuoco" della valutazione scientifica e provare di essere razionale, efficace e sicura. L'obiettivo di questa ricerca è di verificare se l’Āyurveda e i suoi metodi siano conformi ai parametri di valutazione utilizzati nella ricerca medica moderna.

Questo è il linguaggio della logica, è chiamato "pregiudizio di conferma", ossia vedere solo ciò che si vuole e chiudere gli occhi davanti a ciò che non si conosce.

Pertanto non è una sorpresa quando queste ricerche finiscono senza trovare nulla di buono in quello che l’Āyurveda ha da offrire. Un esempio è la ricerca per le  molecole attive nelle piante medicinali utilizzate in Āyurveda. In tutti questi anni ci sono sfuggite nuove entità chimiche presenti nelle erbe Ayurvediche che potrebbero rivoluzionare i farmaci moderni.

Tuttavia, non ci siamo mai chiesti se questo è tutto ciò che l’Āyurveda ha da offrire. I testi classici di Āyurveda proclamano che la logica della terapeutica è basata su Yukti, ossia procedure complesse per la combinazione delle erbe. A differenza delle singole molecole come i farmaci, con l'utilizzo di yukti si può arrivare a nuove scoperte su combinazioni molecolari e lo sviluppo di nuovi cocktail molecolari.

Quando ci si avvicina all'Āyurveda con dei pregiudizi non si possono comprendere i suoi principi solidi, bisogna affrontarla con una mente aperta in modo da scoprire approcci alternativi alla sanità che forse sono andati perduti o non sono stati sviluppati durante il cammino del moderno sviluppo scientifico. Per realizzare questo è necessario spostare l'attenzione della ricerca da una valutazione dell'Āyurveda alla comprensione della stessa.

Le ricerche attuali in Āyurveda utilizzano i parametri scientifici moderni come l’unica unità di misura. Il corpus della conoscenza Ayurvedica è considerato un mezzo verso nuove scoperte scientifiche.

Quindi, la  metodologia di trattamento Ayurvedico è inserita nei progetti della ricerca moderna e la conoscenza ottenuta è pensata per essere utilizzata nell'ambito della biomedicina. Per aggiungere il danno alla beffa, i concetti e le terminologie Ayurvediche sono convenientemente tradotti nei loro equivalenti in biomedicina.

Quindi, l'artrite reumatoide diventa Amavata, Vata è equiparato alla acetilcolina, Pitta agli enzimi e Kapha alle immunoglobuline. Non viene data alcuna importanza al contesto e al significato profondo della terminologia Ayurvedica. Basandosi sull'utilizzo delle piante medicinali descritte in Āyurveda, sono condotte ricerche per individuare farmaci che possano essere comprensibili nell'ambito della farmacia moderna. Pertanto, la curcumina viene estratta dalla curcuma per le sue proprietà antinfiammatorie e gli alcaloidi di Ashvagandha sono utilizzati per le sue proprietà anti tumorali.

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Research for understanding as opposed to evaluating Ayurveda

P. Ram Manohar
Director and Chief Scientific Officer, AVP Research Foundation, Ramanathapuram P.O., Coimbatore, Tamil Nadu, India
Anc Sci Life. 2014 Oct-Dec; 34(2): 61–63. 
doi:  10.4103/0257-7941.153456

Much of the discussion centered around research in Ayurveda is defensive and seemingly Ayurveda's back is against a wall. The questions asked are always as to whether Ayurveda will survive the acid test of scientific evaluation and prove itself to be rational, efficacious and safe. The focus of such research is to verify whether Ayurveda and its methods conform to the yardsticks that are employed in modern medical research. This, in the language of logic, is called confirmation bias, that is, looking for what we want to see and closing our eyes to what we are unaware of.

It does not therefore come as a surprise when such misdirected research ends up without finding anything worthwhile in what Ayurveda has to offer. An example is the search for active molecules from the medicinal plants used in Ayurveda. New chemical entities from Ayurvedic herbs that can revolutionize modern pharmaceuticals have eluded us all these years. However, we have never asked the question as to whether that is all that Ayurveda has to offer. The canonical texts of Ayurveda proclaim that the logic of therapeutics is based on yukti,[1] which are complex algorithms for combining herbs. Using yukti one can derive new insights on molecular combinatorics and the development of molecular cocktails as opposed to single molecules as drugs. When we approach Ayurveda with preconceived ideas, we fail to understand its sound and solid principles.

We need to approach Ayurveda with an open mind in order to discover alternative approaches to healthcare that we may have lost or failed to develop in the march of modern scientific development. In order to achieve this, we need to shift the focus of research from one of evaluating Ayurveda to one which tries to understand Ayurveda.

Current research in Ayurveda uses modern scientific parameters as the exclusive yardstick. The corpus of Ayurvedic knowledge is considered as a “lead” to new scientific discoveries. Therefore, Ayurvedic treatment methodology is force fitted into modern research designs and the knowledge so obtained is meant to be used within the framework of biomedicine.

To add insult to injury, Ayurvedic concepts and terminologies are translated conveniently into equivalents in biomedicine. Thus, rheumatoid arthritis becomes Amavata, vata is equated with acetylcholine, pittawith enzymes and kapha with immunoglobulins. No thought is given to the context and the depth of meaning contained in the Ayurvedic terminology.

Based on the uses of medicinal plants described in Ayurveda, research is conducted to discover drugs that can be understood within the framework of modern pharmacology. Thus, curcumin is extracted from turmeric for its anti-inflammatory activity and the alkaloids of Ashvagandha, are used for their anti-cancer properties

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Author: ayurvedicpoint