Nonopioid placebo analgesia is mediated by CB1 cannabinoid receptors / L’analgesia da placebo non-oppioide è mediata da recettori per i canabinoidi CB1

Nonopioid placebo analgesia is mediated by CB1 cannabinoid receptors | Ayurvedic Point©, Milano

RICERCA: EFFETTO PLACEBO: UN "VERO" AIUTO PER LA CURA

SCOPERTE A TORINO LE MODALITÀ CHIMICHE DELL'EFFETTO PLACEBO.

(DIRE - Notiziario Sanità)
Roma, 24 ott 2011 - «I farmaci e gli stimoli psicosociali (per esempio le suggestioni verbali del medico verso il paziente) agiscono con gli stessi meccanismi». Così Fabrizio Benedetti, professore di Neuroscienze all'Università di Torino e membro dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze (INN) illustra la sua ultima ricerca pubblicata su Nature Medicine che farà parte della lettura che terrà al Congresso Internazionale di psiconeuroendocrinoimmunologia Stress e Vita in programma a Orvieto dal 27 ottobre.

“I farmaci agiscono tramite il legame a recettori specifici, la cui attivazione produce sia effetti terapeutici che effetti collaterali negativi. Gli stimoli psicosociali, attraverso meccanismi di condizionamento e di anticipazione, sono in grado di attivare specifiche sostanze (ad es. le endorfine nel caso del dolore, la dopamina nel caso della malattia di Parkinson), che si vanno a legare agli stessi recettori ai quali si vanno a legare i farmaci, producendo effetti simili a quelli prodotti da questi ultimi, sia terapeutici che collaterali. Questo concetto riveste un'importanza particolare, se si considera che esso implica un'interferenza tra il contesto psicosociale nel quale la terapia viene applicata e l'effetto specifico del farmaco o della procedura terapeutica. In altre parole, l'effetto del farmaco può subire una modulazione cognitiva ed emotiva.”

Benedetti chiarisce che la comunicazione medico-paziente però può avere anche effetti negativi: accanto agli effetti positivi del placebo si possono registrare anche effetti negativi (effetto nocebo). Questo può accadere quando la comunicazione è frettolosa, eccessivamente ambigua e carica di suggestioni negative che nel cervello del paziente si traducono in una sensazione di minaccia per la propria salute.

Lo studio delle relazioni terapeuta-paziente dal punto di vista delle neuroscienze è stato recentemente sintetizzato dal professor Benedetti in un libro edito dalla Oxford University Press il cui eloquente titolo è The Patient's Brain (il cervello del paziente). Anche di questo si parlerà ad Orvieto.


 

Nature Medicine volume 17, pages 1228–1230 (2011)
DOI: 10.1038/nm.2435

Fabrizio Benedetti(1), Martina Amanzio(2), Rosalba Rosato(2,3) & Catherine Blanchard(4) 

bandiera UK 273x273Nonopioid placebo analgesia is mediated by CB1 cannabinoid receptors - Abstract

Placebo analgesia is mediated by both opioid and nonopioid mechanisms, but so far nothing is known about the nonopioid component. Here we show that the specific CB1 cannabinoid receptor antagonist 5-(4-chlorophenyl)- 1-(2,4-dichloro-phenyl)-4-methyl-N-(piperidin-1-yl)-1H- pyrazole-3-carboxamide (rimonabant or SR141716) blocks nonopioid placebo analgesic responses but has no effect on opioid placebo responses. These findings suggest that the endocannabinoid system has a pivotal role in placebo analgesia in some circumstances when the opioid system is not involved.

 


bandiera italiana 273x273L’analgesia da placebo non-oppioide è mediata da recettori per i canabinoidi CB1 - Abstract

L’analgesia da Placebo è mediata sia da meccanismi oppioidi che non-oppioidi, ma fino ad ora non si conosce niente della componente non-oppioide. Qui noi dimostriamo che l’antagonista specifico del recettore peri cannabinoidi CB1 5-(4-chlorophenyl)- 1-(2,4-dichloro-phenyl)-4-methyl-N-(piperidin-1-yl)-1H- pyrazole-3-carboxamide (rimonabant o SR141716) blocca la risposta analgesica da placebo non-oppioide ma non ha alcun effetto sulle risposte da placebo oppioide. Questa scoperta suggerisce che il sistema degli endocannabinoidi ha un ruolo fondamentale in alcune circostanze dell’analgesia da placebo quando il sistema oppioide non è coinvolto.

 


 

(1) Department of Neuroscience, University of Turin Medical School and National Institute of Neuroscience (INN), Turin, Italy
(2) Department of Psychology, University of Turin, Turin, Italy.
(3) Unit of Cancer Epidemiology, San Giovanni Battista Hospital, Preventive Oncology Center (CPO)-Piemonte, Turin, Italy.
(4) Center for Endocrine and Metabolic Disorders, Aoste, Italy.

 


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Author: ayurvedicpoint