PĀDABHYAṄGA - Il Trattamento del piede in Āyurveda

(Carmen Tosto - Direttore Corso Tecnici in Āyurveda - Scuola “ayurvedic point”)

Come i serpenti non si avvicinano alle aquile, così le malattie non si avvicinano a colui che si massaggia i piedi, prima di dormire

così recita lo Yoga Ratnākara, LX, 61. 
In questo sūtra troviamo racchiusa l’importanza della cura di questo speciale organo di azione, pada, ovvero il piede.

I piedi sono lo specchio di tutto il corpo e, secondo l’Āyurveda, la riflessologia ed altri antichi sistemi di guarigione, quando abbiamo tensioni ai piedi probabilmente abbiamo tensioni anche in altre parti del corpo e viceversa.

I piedi influenzano anche il flusso di energia che attraversa tutto il corpo; proprio come un albero attira nutrimento dalle sue radici per fortificare tutte le sue membra allo stesso modo possiamo usare i piedi per attirare l'energia verso l'alto attraverso il contatto con la terra.

Troviamo molti riferimenti dei testi classici relativi a pada, i piedi e l’importanza della loro cura.

Nel V capitolo del Sūtrasthāna Caraka descrive lo Svastha-Vṛtta, ovvero il regime di condotta per gli individui sani elencando tutte le pratiche che una persona dovrebbe regolarmente fare per prevenire le future malattie e per mantenersi in salute: tra queste troviamo un accenno al massaggio dei piedi, che porta benefici non solo ai piedi stessi ma anche agli occhi ed a Vāta in generale:

Massaggiando i piedi con l’olio ruvidità , rigidità, secchezza, fatica e perdita di sensibilità dei piedi vengono alleviate velocemente. Inoltre i piedi acquistano delicatezza, forza e stabilità, la vista diviene chiara, Vāta è pacificato. Il massaggio dei piedi previene anche la sciatica, i traumi, la fissurazione dei piedi, le contratture di vasi e di legamenti dei piedi. — (C.S. Sūt. V, 90/92)

Nell’Aṣṭāṅga Hṛdaya Vagbhata dedica un intero capitolo al regime giornaliero descrivendo ciascuna attività nel dettaglio. Nella parte dedicata all’oleazione del corpo, ovvero l’Abhyaṅga, egli menziona i piedi:

Bisogna praticare quotidianamente il massaggio (d’olio): esso rimuove vecchiezza e fatica, riduce Vāta schiarisce la vista, nutre, rende longevi, facilita il sonno, rende bella la pelle ed irrobustisce. Il massaggio va praticato particolarmente sulla testa, sulle orecchie e sui piedi...— (A.H. Sūt. II, 8/9)

Nell’Aṣṭāṅga Saṅgraha di Vaghbata si ribadisce che i piedi sono una parte da massaggiare nell'ambito della routine quotidiana:

L'olio deve essere applicato sulla testa, le orecchie ed anche ai i piedi ...applicato ai piedi (piante), li rende forti, promuove il sonno e la visione; cura la perdita di sensibilità, stanchezza, rigidità, contratture e screpolature sui piedi — (A.S. Sūt. III, 54/56)

Nel capitolo della Caraka Saṃhitā dedicato alla routine quotidiana sono presenti le regole di buona condotta che indicano inoltre quanto sia importante la pulizia dei piedi:

Il pulire frequentemente i piedi e gli orifizi escrectori promuove l’intelligenza, purifica, favorisce la longevità e tiene lontano la cattiva fortuna e la discordia. — (C.S. Sūt.V, 98)

Nello stesso capitolo compare l'indicazione a portare calzature adeguate per proteggere i piedi:

Il portare calzature fa bene alla vista ed al tatto, protegge i piedi dagli incidenti, promuove la forza, facilita la marcia ed accresce la virilità. — (C.S. Sūt.V, 100)

Inoltre i piedi vanno sempre lavati prima dei pasti:

...Non si mangi senza essere profumati in modo propizio, senza aver indossato ghirlande, senza aver lavato le mani, i piedi ed il viso, senza aver pulito la bocca...  — (C.S. Sūt.VIII, 20)

Nell’Aṣṭāṅga Hṛdaya, dove si parla del trattamento delle malattie dell’occhio è presente un interessante riferimento alla connessione tra piedi ed occhi:

Nel centro dei due piedi (piante dei piedi) sono situate due Śirā (vene etc.) che sono enormemente connesse agli occhi. Queste trasmettono le medicine (l’effetto delle medicine) applicate sui piedi sotto forma di bagno, massaggio, applicazione esterna etc, agli occhi.
Queste (vene etc. dei piedi) viziate dall’accumulo dei mala (rifiuti), colpite (da armi, pietre ed altre sostanze dure) portano anomalie agli occhi. Quindi ogni persona dovrebbe sempre indossare le scarpe, massaggiare (i piedi) con olio e lavarli bene. — (A.H. Utt. XVI, 66/67)

 

Partendo quindi da una conoscenza antica presente nei testi classici dell’Āyurveda, il piede ed i suoi relativi trattamenti sono diventati sempre più importanti fino ad arrivare ai giorni nostri. Esistono diversi trattamenti ayurvedici dedicati ai piedi in cui per esempio è prevista anche la stimolazione dei punti Marma presenti nei piedi ma anche una semplice oleazione dei piedi porta ad una serie di benefici che si estendono a tutto il corpo. La pratica dell’oleazione permette di espellere le tossine e gli elementi negativi che ostruiscono il corretto funzionamento del corpo e della mente, lubrifica tutti i tessuti e pulisce tutti i canali del corpo attraverso cui fluiscono l’energia e gli elementi nutritivi.

I testi classici a questo proposito ci dicono che:

Movimento di Vāta nella direzione corretta, vivacità del fuoco digestivo, oleosità e sofficità delle feci, morbidezza ed oleosità del corpo compaiono in coloro che son (ben) lubrificati. — (C.S. Sūt.XIII, 58)

Pādabhyaṅga

L’Abhyanga è una parte integrante del sistema ayurvedico di guarigione; migliora il flusso di Prāṇa all'interno del corpo, promuove una crescita sana, aiuta gli adulti a mantenere la salute e il vigore, ed è un aiuto per prevenire l'insorgenza di malattie degenerative negli anziani. I benefici che anche un semplice Pādabhyaṅga, (massaggio al piede), reca all’individuo sono molteplici, gli effetti prodotti durante il trattamento sono infatti la combinazione di effetti meccanici, fisiologici e psicologici che vanno però ad incidere su ogni singolo tessuto del corpo.

L'effetto del Pādabhyaṅga può essere dovuto sia alla manipolazione fisica che all’effetto del farmaco contenuto nell'olio medicato.
La manipolazione fisica sotto forma di massaggio aumenta la circolazione del sangue e del plasma così da stimolare e rafforzare il sistema linfatico e rimuovere i prodotti di scarto. I muscoli ed i tessuti connettivi interni si rilassano grazie ai passaggi utilizzati attraverso la tecnica del Pādabhyaṅga. Si ottiene un aumento del flusso della circolazione locale relativo all’area trattata, la riduzione di tono nei muscoli, che sono spesso in uno stato di eccesso tensione, si realizza così uno stretching della fascia muscolare con il conseguente ripristino della mobilità dei tessuti molli. Il sollievo dal dolore si ottiene allentando la tensione acuta o cronica nei muscoli, esercitando una adeguata pressione e toccando le terminazioni nervose. Il trattamento ayurvedico effettuato sulle piante dei piedi offre una miriade di vantaggi: la pelle viene nutrita, riduce le infezioni fungine e batteriche, calma la mente agitata, può anche contribuire ad alleviare gli squilibri psicologici, tra cui l'ansia, il nervosismo e la depressione, e può anche equilibrare la chimica del cervello. Possiamo ridurre lo stress, attivare il nostro sistema immunitario ed agevolare i processi naturali di guarigione ed agire sulla mente e sulla coscienza attraverso il semplice atto di massaggio ai piedi.
Subito dopo un Pādabhyaṅga si riscontra una diminuzione della secchezza dei piedi e della ruvidezza, c’è un effetto immediato sull’intorpidimento dei piedi; la forza e la stabilità del piede aumentano e migliora anche la vista. Effettuando giornalmente Pādabhyaṅga all’interno della routine quotidiana, i testi classici dicono che la persona non soffrirà di Gṛdhrasī (sciatica), Pādasphuṭana (screpolatura dei piedi), Sirā e Snāyu Saṅkoca (rigidità dei tendini e dei legamenti), tagli nei piedi.

Indicazioni generali per Padabhyanga

  • Secchezza dei piedi
  • Previene e cura i tagli
  • Cura la rigidità e migliora la flessibilità articolare
  • Efficace nella stanchezza degli arti inferiori
  • Intorpidimento
  • Promuove la forza
  • Migliora la vista
  • Rende i piedi morbidi
  • Protegge dai rischi della sciatica
  • Previene i crampi

Indicazioni particolari:

  • Spina calcaneale
  • Sciatica
  • Secchezza dei piedi

Contro-indicazioni:

  • Nei disturbi di Kapha
  • Dopo le terapie Śodhana
  • Indigestione
  • Condizioni ulcerative
  • Dolore
  • Infezioni

Ma anche il semplice atto di strofinare olio sulle piante dei piedi, soprattutto alla sera prima di coricarsi, calma il Doṣa Vāta.

In caso di fatica o stanchezza, si può pacificare ulteriormente un aggravamento di Vāta utilizzando olio di sesamo o uno specifico taila medicato sulle piante dei piedi per ridurre lo stress e favorire un buon sonno.

padabyanga, massaggio del piede: a diverse zone del piede corrispondono diversi organiChi ha invece una prevalenza nella propria costituzione di Pitta - soprattutto le persone che soffrono di mal di testa, emicrania, o sperimentano di frequente una sensazione di bruciore agli occhi, possono usare semplice olio di cocco o un altro taila medicato dalle qualità rinfrescanti sulle piante dei piedi prima di andare a letto.

Se invece c’è congestione e squilibrio di Kapha, è più indicato usare un olio più attivante o un taila medicato specifico che sia più riscaldante e piccante insistendo soprattutto con il massaggio vicino alla base delle dita.

Uno degli effetti riscontrati attraverso il massaggio al piede è anche quello di ottenere un leggero miglioramento della vista ed un efficace rilassamento degli occhi. Esistono molti articoli scientifici in merito che confermano tali benefici; tra tutti gli organi di senso gli occhi sono considerati molto importanti perché la visione è cruciale per lo sviluppo di una persona dal punto di vista sociale ed intellettuale. Il piede è l'organo finale del corpo e quindi le terminazioni nervose sono altamente sensibili. La stimolazione, delle terminazioni nervose del piede, si riflette sugli occhi tramite il sistema simpatico e parasimpatico.

Le patologie dell'occhio legate alla sindrome da visione al computer possono migliorare somministrando sneha sui piedi poiché si placano subito Vāta e Pitta. Quando gli occhi sono secchi il Guṇā Rūkṣa di Vāta aumenta riducendo quindi lo Snigdha negli occhi; la somministrazione di Sneha sui piedi aiuta a ridurre il Guṇā Rūkṣa.

I piedi mantengono il contatto con la terra che è un grande serbatoio di energia; sulla pianta e le dita dei piedi sono presenti tutti i Subdoṣa poiché tutti i nostri sistemi ed organi sono presenti su di essi.

La cavità cranica corrisponde alle dita dei piedi per cui se vengono massaggiate si lavora sul sistema nervoso alleviando disturbi quali insonnia, irritabilità, instabilità; la zona subito sotto le dita corrisponde al sistema respiratorio per cui trattando questa parte si alleviano i disturbi respiratori; la parte superiore della pianta dei piedi corrisponde alla cavità toracica che contiene polmoni e cuore per cui si lavora su sistema respiratorio e circolatorio; la cavità addominale è presente nella parte centrale della pianta dei piedi per cui trattandola si lavora su sistema digerente e quindi anche su Agni; il tallone corrisponde alla cavità pelvica per cui trattandolo si lavora sul sistema riproduttivo ed escretorio.

 

 

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Autore
Author: jole