Intervista al dott. Ram Manohar su Āyurveda e vegetarianismo

Vi proponiamo un'intervista video realizzata da Veggie Channel al nostro caro amico, dott. Ram Manohar nel 2016, quando, durante il Congresso Internazionale VegMed 2016 a Berlino ha presentato la relazione “Preventive and Therapeutic Implications of Vegetarian Diet in Traditional Indian Medicine”.
In questo interessantissimo video, il dott. Manohar parla anzitutto dell'Āyurveda e della dieta vegetariana, spiegando come l'Āyurveda si sia evoluta nel corso dei secoli riguardo l'alimentazione. Nella parte finale del video, passa poi a parlare più in generale della medicina ayurvedica.

Qui di seguito, la trascrizione dell'intervista.

Presentazione

Ho un dottorato in Āyurveda e sono Direttore di Ricerca Avanzata in Āyurveda all’Amrita Center, che è una delle istituzioni affiliate all’Università indiana Amrita Vishwa Vidyapeetham, che è stata recentemente nominata come la migliore università privata in India.

Sono stato coinvolto in diversi studi per valutare scientificamente la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti ayurvedici.

Siamo anche stati anche i beneficiari del primissimo finanziamento per la ricerca da parte dell’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, per validare scientificamente l’Āyurveda al di fuori degli Stati Uniti. Il nostro studio è stato riconosciuto come un modello per futuri studi in medicina complementare e alternativa.

Abbiamo ricevuto un premio dalla Società Europea di Medicina Integrata un paio d’anni fa.

L'Āyurveda, un sistema antichissimo

Se pensaste alle origini dell’Āyurveda, è molto difficile determinare quando il sistema ha avuto origine, perché è così antico che quando cerchiamo le origini dell’Āyurveda, anche i primi, più antichi, testi dell’Āyurveda che conosciamo, sono già molto organizzati e completi, ci sono testi di medicina, chirurgia, pediatria.

Facendo una stima prudente si parla di 1500 anni prima di Cristo.

L’Āyurveda tende ad avere una forma molto organizzata, un sistema di medicina molto organizzato con 8 specialità cliniche. Quindi possiamo dire che sicuramente ha almeno 3.000 anni, forse anche di più. Non possiamo vedere così lontano nel tempo, è un sistema così antico che è veramente difficile individuarne le origini.

La relazione presentata al congresso

Parlerò principalmente degli elementi terapeutici e preventivi dell’approccio vegetariano alle diete nell’Āyurveda. Perciò fondamentalmente quello che farò sarà esaminare l’evoluzione delle pratiche dietetiche perché l’Āyurveda ha più di 2000 anni di esperienza con le diete. I testi ayurvedici hanno descritto le pratiche dietetiche della gente dell’India attraverso i secoli, e anche di altre parti del mondo antico, perché l’Āyurveda parla della dieta cinese, della dieta greca e poi cerca di comprendere i pro e i contro delle diete vegetariane e non vegetariane. 

I testi ayurvedici parlano anche delle proprietà della carne e dicono anche queste proprietà sono utili dal punto di vista terapeutico in alcuni contesti. Ma quello che vediamo fondamentalmente è un’evoluzione da una dieta non vegetariana verso una dieta vegetariana: intorno al Medioevo, circa il quindicesimo secolo, l’Āyurveda si stabilizzo su una dieta vegetariana. Quindi c’è un’evoluzione dal cacciatore, al contadino, al contadino gentile, ad una persona più consapevole spiritualmente, che vuole vivere e sostenere se stesso, infliggendo il minor danno possibile alle altre forme di vita.

In Āyurveda abbiamo studiato le proprietà medicinali di un grande numero di cibi a base vegetale. Ed ecco come, attraverso molti secoli è stato possibile scoprire un’alternativa al cibo non vegetariano, questa è la cosa più interessante dell’Āyurveda: che è si evoluta da una dieta non vegetariana ad una dieta vegetariana, non è che l’Āyurveda fosse completamente vegetariana fin dall’inizio.

Ci sono descrizioni nei testi ayurvedici che spiegano perché non dovremmo uccidere gli animali perché molti di questi cambiamenti di passaggio da una dieta non vegetariana ad una dieta vegetariana avvengono anche a causa di un risveglio spirituale. L’idea che non dovremmo recare danno all’ambiente, alle altre forme di vita, e che dobbiamo proteggere e amare gli animali. Questo avviene tramite un processo di evoluzione. In India, durante il periodo del Re Ashoka, ci furono forse i primi accenni di azioni formali avviate dal governo per proteggere i diritti degli animali e per bandire il cibo non vegetariano dalla cucina, anche dalla cucina reale.

Quindi questi aspetti evolutivi.

Quello che l’Āyurveda dice è che non si tratta solo di dieta vegetariana o non vegetariana, semplicemente spostandosi da una dieta non vegetariana ad una vegetariana, non potresti essere in grado di soddisfare tutto il tuo fabbisogno nutrizionale. Una dieta vegetariana va pianificata. E quindi l’Āyurveda parla di 8 fattori che devono essere considerati e con i quali puoi bilanciare la tua dieta vegetariana, e in circostanze eccezionali potresti avere bisogno di un supplemento con cibo non vegetariano, per speciali contesti terapeutici. Su questo l’Āyurveda è aperta. Per l’Āyurveda dovresti avere una dieta prevalentemente vegetariana che si può scoprire tramite lo studio delle fonti vegetali, e bilanciandola tramite lo sviluppo di cibi che sono specifici della stagione e delle regioni. Questo è possibile.

Il futuro dell'Āyurveda

L’Āyurveda, per come la comprendo io, è stato uno primi tentativi dell’umanità di sviluppare quella che viene chiamata Medicina Integrata , e serve come modello per la Medicina Integrata perché sin dall’inizio l’Āyurveda ha cercato di mettere in evidenza che esistono differenti approcci medici nel mondo. Il corpo umano è così complesso che un solo sistema non lo può comprendere completamente. Quindi è sempre necessario mettere insieme vari sistemi. L’Āyurveda è un’impalcatura. La Charaka Samhita uno dei primi testi dell’Āyurveda, dice che ci sono così tante scienze mediche diffuse nel mondo, che è difficile stabilire quale sia la migliore, quindi abbiamo bisogno di una struttura per poterli integrare tutti insieme.

Quindi penso che l’Āyurveda sia futuristica per il suo approccio integrato, e quello che può offrire è proprio questa esperienza, questa piattaforma, questa struttura di tanti sistemi. Questa è la sfida di oggi, non abbiamo una struttura epistemologica per mettere insieme approcci diversi. Se studi l’Āyurveda, non solo come fitoterapia, ma come una struttura per integrare, penso che questo sia il futuro, perché il mondo sta lottando per portare diversi approcci di cura sotto un unico ombrello. Quello che ancora manca è questa struttura, e questo è quello in cui l’Āyurveda può dare il suo contributo.

Penso che l’Āyurveda si stia diffondendo in modi leggermente diversi. In Europa la Germani è uno di quei posti in cui l’Āyurveda si è già stabilita, ci sono scuole per l’Āyurveda e per la pratica. Il problema è sempre stato il riconoscimento legale. È interessante che recentemente l’Āyurveda sta entrando anche nel mondo accademico e le situazioni legali sono diverse. È diverso negli Stati Uniti, è diverso in Europa, anche all’interno dei diversi Paesi Europei c’è differenza. Alcuni paesi come la Latvia si stanno aprendo un po’, la Svizzera, per esempio, recentemente è diventata molto liberale con le medicine complementari e alternative. 

Quindi le cose sono differenti ma penso che negli Stati Uniti sono state istituite molte scuole di Āyurveda e molti programmi all’università, cosa che non avveniva prima. 

Penso che siano stati fatti tutti i passi per arrivare ad avere operatori di Āyurveda con un’attestazione, una qualifica. Quello che veramente manca è la massa critica che serve affinché il sistema riesca ad ottenere riconoscimento legale. 

A questo punto è di più: la gente ne aveva bisogno, quindi sta cercando modi e strade per portarla in Europa, ci sono piccole scuole che offrono trattamenti e piccoli corsi, ma da quello da giusto iniziando a maturare. Penso che l’entrata nel mondo accademico, nelle Università, sia un grande passo avanti, e speriamo che questo possa dare un maggiore status legale riconoscimento in futuro. È molto difficile riassumere il tutto in poche parole.

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Author: Super User

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