Ayushyam Journal - 2018

Copertina dell'Ayushyam Journal - 2018 contente l'intervista al dott. Antonio Morandi | Ayurvedic Point©, Milano

 

Intervista al dott. Morandi sull'Ayushyam bi monthly 

January - February 2018 
Volume 2 Issue 2

 

In questa intervista il dott. Morandi, invece che descrivere l'Āyurveda agli occidentali, risponde a domande poste da una rivista indiana riguardo l'Āyurveda nel mondo occidentale. Interessante lettura anche come sguardo sul diverso punto di vista. Ad esempio, la penultima domanda riguarda la sua famiglia, perché in India c'è una tradizione di famiglie di medici ayurvedici, cosa che invece non esiste qui.

Di seguito la traduzione in italiano dell'intervista contenuta nell'articolo

 

Cosa l’ha spinta ad apprendere la scienza dell’Āyurveda?

Sono un medico occidentale e uno specialista in neurologia con un forte background nella ricerca. Circa 30 anni fa lavoravo negli Stati Uniti presso la Case Western Reserve University come neuroscienziato responsabile del laboratorio di colture cellulari del Dipartimento di Neuropatologia. Stavamo sviluppando vari modelli in vitro per studiare ed eventualmente svelare il meccanismo d'azione delle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson. Inoltre mi sono sempre interessato ai meccanismi dell'invecchiamento così come al funzionamento della mente e ai suoi disturbi. Tutti questi argomenti sono chiaramente correlati tra loro, tuttavia la Medicina Moderna li tratta separatamente e in modo frammentario. A un certo punto ho sentito il bisogno di un diverso approccio epistemologico che mi potesse dare una visione globale e che potesse collegare elementi considerati separati dalla Medicina Moderna. Così, ho iniziato ad esplorare altri Sistemi di Conoscenza e, dopo alcune considerazioni in diverse aree della Medicina Tradizionale e Non Convenzionale, ho trovato il mio percorso nell’Āyurveda

 

L'apprendimento di Āyurveda, che si basa su ideologie indiane, è stato impegnativo per lei?

Per niente. Non appena ho iniziato a familiarizzare con Āyurveda è stato come liberare la mente,
Tutto ha iniziato ad avere un senso perfetto. Era come indossare nuovi occhiali e vedere connessioni che sono sempre state davanti ai miei occhi, ma nascoste da un modo di pensare diverso. Credo che l'ideologia indiana sia profondamente radicata nell'osservazione della realtà e legata all'intelligenza della natura. È considerata indiana solo perché è stata sviluppata e conservata in India, ma esprime la radice comune dell'umanità. Questo è molto ben testimoniato dalle strette relazioni che ci sono tra la visione tradizionale indiana e la spiegazione della realtà secondo la fisica quantistica.

 

I trattamenti ayurvedici dipendono principalmente da farmaci a base di piante medicinali. Queste piante sono disponibili nel vostro paese? Oppure come vengono effettuati con successo i trattamenti ayurvedici?

L’Āyurveda in Italia è considerato un Atto Medico dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, questo significa che come medico posso esercitare l’Āyurveda dopo un'adeguata formazione. Così è possibile trovare in commercio nelle farmacie molti farmaci ayurvedici, regolarmente importati dall'India. Tuttavia, poiché in Europa e in Italia esistono norme severe per l'importazione delle piante medicinali, alcune formulazioni sono state modificate per soddisfare particolari requisiti. Ci sono anche alcune aziende che hanno elaborato formulazioni ayurvediche tradizionali utilizzando erbe locali che sono molto efficaci sulla nostra fisiologia. In Italia abbiamo un'antica tradizione erboristica che sostiene questi studi. La tradizione erboristica del passato in Italia si basava su principi vicini a quello del Dravyaguna classico, e preparazioni come la Triphala erano conosciute ed importate dall'India da secoli. Tuttavia, oggi ci sono restrizioni all'uso di alcune erbe e minerali che limitano la possibilità terapeutica in Italia. Ad esempio, l'uso dei prodotti RasaShastra è attualmente vietato. Al contrario, i materiali per trattamenti fisici come Taila o Churna sono disponibili sul mercato italiano senza alcuna modifica rispetto alle formulazioni originali.

 

la scuola di Ayurvedic Point organizza ogni anno stage di approfondimento in India
Il Dott. Morandi con Carmen Tosto in India durante
il viaggio annuale della scuola di Āyurveda

Quali sono le attività intraprese dalla sua istituzione, Ayurvedic Point?

yurvedic Point è stata fondata da me e da Carmen Tosto nel 2001 con l'obiettivo di istituire un servizio che offrisse tutte le strutture necessarie per la diffusione e lo sviluppo della disciplina Āyurveda e in particolare della Medicina Ayurvedica. Le attività di Ayurvedic Point sono composte principalmente da un settore educativo e culturale, la Scuola di Medicina Ayurvedica, e un settore Clinico e di Ricerca.
Ayurvedic Point è certificata ISO9001 dal 2007 per la qualità della sua attività didattica.
La Scuola di Medicina Ayurvedica è il ramo principale di Ayurvedic Point ed è dedicata alla formazione professionale in Āyurveda e alla sua diffusione. Si tratta di un istituto di insegnamento con corsi post-laurea per i medici e corsi professionali per i terapisti secondo un piano di studio comune integrato che segue le linee guida dei Benchmarks per la Formazione in Āyurveda pubblicati dall'OMS. Entrambi i corsi hanno una durata di 4 anni, a cui si aggiunge un programma di approfondimento in India che is tiene presso l’Āyurveda Research and Education Institute of SNA Oushadhasala, Trisshur, Kerala, India. Ulteriori seminari tematici avanzati sono organizzati su base mensile.
Le attività didattiche di Ayurvedic Point sono riconosciute per i medici secondo il programma ECM per la formazione continua in medicina.
La strategia di insegnamento Ayurvedic Point si basa sulla considerazione della Medicina Ayurvedica come scienza medica tradizionale gestita da medici e terapisti in reciproco rapporto secondo le indicazioni di Āyurveda (Charaka Samhita Su., IX) e seguendo il nuovo concetto di Collaborative Medicine and Science - CO.M.S. recentemente presentato da Ayurvedic Point, che auspica la costruzione di un'interfaccia tra le Medicine Tradizionali come Āyurveda e la Medicina Moderna per trovare la migliore strategia terapeutica.
Ayurvedic Point gestisce anche centri medici ambulatoriali e sta lavorando attivamente a progetti di ricerca su Āyurveda in collaborazione con istituzioni accademiche italiane e internazionali. Parallelamente ed a completamento delle attività di ricerca Ayurvedic Point ha organizzato congressi scientifici e conferenze internazionali o ha fatto parte del loro comitato scientifico direttivo.

 

Qual è l'approccio o l'atteggiamento del Governo italiano nei confronti del sistema medico ayurvedico?

Come detto in precedenza, l’Āyurveda è considerata come un Atto Medico dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, ma ancora non è stata regolamentata come una forma ufficiale di medicina. Di fatto, nessuna delle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali è pienamente riconosciuta dal governo italiano. Tuttavia, ci sono molti segnali che testimoniano un forte interesse scientifico e clinico da parte del mondo accademico Ad esempio abbiamo appena avviato un progetto in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Neurologia e Dipartimento di Psicologia Clinica sulla Distrofia Muscolare di Duchenne, inoltre l'Università di Milano, Facoltà di Medicina, ha approvato un corso elettivo su “Introduzione all'Āyurveda” per gli studenti di 5° e 6° anno di medicina al quali siamo stati chiamati ad insegnare. Quest'ultimo è un evento molto importante in quanto ci sarà la possibilità per gli studenti di medicina di essere esposti ai principi e alla visione di Āyurveda. È molto probabile che la diffidenza e le conseguenti difficoltà di legittimazione di Āyurveda siano in gran parte dovute ad un'inadeguata diffusione di informazioni corrette negli ambienti professionali e accademici. È quindi necessario un attento compito di diffusione culturale, istituzionalmente legittimata, dei risultati scientifici attuali e delle reali possibilità di intervento in materia di salute e prevenzione. In conclusione in Italia stiamo vivendo una situazione in continua evoluzione e ci auguriamo di arrivare ad un pieno riconoscimento dell’Āyurveda nel prossimo futuro.

 

In base alla sua esperienza, cosa trova unico nel suo genere nell’Āyurveda rispetto alla Medicina Moderna?

La principale diversità tra i due Sistemi di Conoscenza risiede principalmente nella
la considerazione della vita come rete continua di relazioni, che permette al medico ayurvedico di trovare associazioni e di elaborare un modello dinamico di salute e di malattia non disponibile per la Medicina Moderna. In particolare, l'identità della mente e del corpo, che fa parte di questa rete di relazioni, segna una netta differenza tra i due approcci medici. L'epistemologia su cui si basa la Medicina Moderna permette una grande profondità di analisi, mentre l'epistemologia ayurvedica permette una straordinaria capacità di sintesi. È importante capire che entrambi i sistemi esprimono punti di vista diversi sulla stessa realtà e che la possibilità di una reale collaborazione tra i due sistemi sarà di grande beneficio per l’umanità.

 

Come valutate il patrimonio dell’Āyurveda nel Kerala?

L’Āyurveda in Kerala si è sviluppata come risultato della secolare interazione tra le pratiche di Āyurveda basate su testi e le pratiche mediche popolari regionali che utilizzano la ricca flora medicinale del Kerala. In particolare, il contributo degli Ashtavaidya, depositari della confluenza unica di queste tradizioni della salute, è stato determinante per questo sviluppo.
La "localizzazione" dell’Āyurveda è da sempre la politica di Ayurvedic Point: utilizzare la logica dell’Āyurveda per trovare gli stessi principi nell'ambiente locale per una profonda integrazione. L’Āyurveda è molto più di erbe, terapie fisiche o stile di vita generale, l’Āyurveda ci insegna la "logica" attraverso la quale la natura e i fenomeni del mondo possono essere osservati. La "localizzazione" dell’Āyurveda è un punto cruciale per la sua diffusione in tutto il mondo e consentirà un maggiore contributo allo sviluppo della scienza. Seguendo il metodo della "Localizzazione", Ayurvedic Point sviluppa continuamente un nuovo sistema di traduzione dei principi di base dell'Ayurveda in termini e concetti moderni, senza tradire la vera tradizione di Āyurveda.
La "Kerala Experience" e la tradizione degli Ashtavaidya sono stati il vero esempio da cui tutti dovremmo imparare.

 

Nel Kerala, le pratiche ayurvediche tradizionali si trovano in vari campi come Netra chikitsa (Oftalmologia), Visha chikitsa (Tossicologia), Marma chikitsa, Bala chikitsa (Pediatria), ecc. Le interessano anche queste aree specialistiche?

Naturalmente sì. Come detto in precedenza, le pratiche tradizionali possono insegnarci come implementare Āyurveda in ambienti diversi sfruttandone le caratteristiche native senza tradire la vera tradizione di Āyurveda.

 

Se lo desidera, può dire qualche parola sulla sua famiglia?

Non ho nulla da dire. In Italia non è più presente la tradizione delle famiglie e delle casate. L'unica cosa peculiare che posso esprimere personalmente è che quando sono entrato in contatto con Āyurveda è stato come ricordare più che imparare e che ogni volta che arrivo in India è come tornare a casa. Probabilmente la mia stirpe non risiede in questa vita.

 

A suo parere, qual è la posizione dell’Āyurveda, come sistema scientifico di medicina, su una piattaforma globale?

L’Āyurveda ha la possibilità di diventare una piattaforma scientifica comune per tutti i sistemi medici perché, come ho detto all'inizio, il suo approccio profondamente radicato nella natura la rende cross-culturale. I punti in comune della visione dell’Āyurveda e della fisica quantistica testimoniano questa possibilità di essere una piattaforma comune per tutti i sistemi medici. Inoltre, la natura salutogenetica insita nell’Āyurveda la rende il sistema di prevenzione ideale sia a livello individuale che di salute pubblica.

 

 

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Autore
Author: Dr. Antonio Morandi

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