Pratica ayurvedica


Jala Neti - La Pulizia Delle Fosse Nasali | Ayurvedic Point©, Milano

Jala Neti - la pulizia delle fosse nasali

(Carmen Tosto - Direttrice Corso Tecnici in Āyurveda - Scuola “ayurvedic point”)

Dopo la pulizia della lingua, il passaggio successivo in una pratica di purificazione del mattino può essere la pulizia delle fosse nasali.

È bene ricordare che questa pratica, ben nota nell’ambito dello Yoga, non trova menzioni in Āyurveda.

È però una pratica molto utile che può essere seguita con semplicità da tutti con le necessarie accortezze e anche i bambini ne trarranno giovamento.

La Pulizia Della Lingua In Āyurveda | Ayurvedic Point©, Milano

La pulizia della lingua in Āyurveda

(Carmen Tosto - Direttrice Corso Tecnici in Āyurveda - Scuola “ayurvedic point”)

Sempre più persone la mattina al risveglio bevono acqua calda (fatta prima bollire), è un'ottima pratica per l’Āyurveda ma è necessario osservare una regola importante e spesso ignorata: lingua e bocca prima devono essere ben puliti!

Sembra una banalità ma, se non lo facciamo, l’acqua calda scioglie un po' le impurità che si sono depositate durante la notte sulla lingua ed in bocca e alla fine… le ingeriamo.

Quindi la prima cosa da fare al mattino è pulire la lingua!

PĀDABHYAṄGA - Il Trattamento del piede in Āyurveda

(Carmen Tosto - Direttore Corso Tecnici in Āyurveda - Scuola “ayurvedic point”)

Come i serpenti non si avvicinano alle aquile, così le malattie non si avvicinano a colui che si massaggia i piedi, prima di dormire

così recita lo Yoga Ratnākara, LX, 61. 
In questo sūtra troviamo racchiusa l’importanza della cura di questo speciale organo di azione, pada, ovvero il piede.

cambio di stagione in Āyurveda: dall'inverno alla primavera consigli

Il ritmo delle stagioni in Āyurveda

dr. A. Morandi - C. Tosto

Secondo l’antica medicina indiana tutto quello che ci circonda ha un'influenza primaria sul nostro stato di salute fisico e mentale.

Fra le tre cause di malattia che l’Āyurveda descrive con precisione fin dai testi più antichi, troviamo Kala Pariṇāma che definisce le nostre relazioni con il tempo esterno, quindi le stagioni, ma anche il trascorrere del tempo interno ovvero il nostro orologio biologico.

È sorprendente notare come gli antichi medici ayurvedici dedicassero così tanto tempo e cura nell’indicare al paziente le correzioni necessarie allo stile di vita e all’alimentazione secondo lo scorrere delle stagioni.

Vivere l'Estate con l'Āyurveda | Ayurvedic Point©, Milano

Vivere l'Estate con l'Āyurveda

Carmen Tosto

L’Āyurveda considera l’essere umano non come un'entità isolata, ma come una concentrazione di energia immersa in un campo energetico più vasto, l’ambiente, al quale è intimamente collegata. Per preservare la propria salute ciascuno di noi deve imparare a “danzare” a ritmo con la Natura che lo circonda adattandosi ai suoi cambiamenti. 

Vedere il mondo attraverso la pelle | Ayurvedic Point©, Milano

Vedere il mondo attraverso la pelle

Dr. Antonio Morandi e Carmen Tosto

Twacha è il termine sanscrito che viene più frequentemente utilizzato in Āyurveda per indicare la pelle.
La parola Twacha deriva da Twach-Savarne Shatu che significa “ciò che copre i tessuti in modo omogeneo” e quindi ciò che copre il corpo.

L’Āyurveda presta un’attenzione particolare alla pelle; essa è infatti assieme al cuore la sola struttura a possedere negli antichi testi classici una dettagliata, e sotto molti versi strabiliante, descrizione della struttura anatomica e non solo funzionale.
Strabiliante perché queste descrizioni appartengono a testi di epoca remota e risulta incomprensibile come potesse essere nota in quel tempo la struttura anatomica microscopica.

Il Presente Ed Il Futuro Dell’Āyurveda | Ayurvedic Point© - Scuola di Āyurveda, Milano

Il presente ed il futuro dell’Āyurveda

Dr. Antonio Morandi

(traduzione dell’articolo apparso su Dhanvantari - Journal of Ayurveda. 2014 Vol.1 n.1: 21-28)

Credo che in ogni cosa ed avvenimento vi sia una precisa ragione e quindi anche in questa occasione della rinascita di questo prestigioso giornale, che dopo decenni di silenzio riprende con rinnovato vigore la sua attività.

Il nome stesso del giornale, Dhanvantari, ne esprime la forza e la vitalità così come la divinità stessa ispiratrice e protettrice dell’Āyurveda, avatar di Viṣṇu, preserva e mantiene in questo caso la conoscenza della Scienza della vita. Preservare la conoscenza dell’Āyurveda è infatti un elemento di fondamentale importanza in questo momento storico dominato spesso dalla confusione, dalla frammentazione e dall’incertezza. Sicuramente l’Āyurveda non ha bisogno di essere preservata, essa è Dhanvantari, ovvero è la preservazione e la vita stessa, ma la sua conoscenza da parte degli uomini ne ha bisogno, eccome.

Sessualità e Āyurveda | Ayurvedic Point©, Centro di Medicina Ayurvedica

Sessualità e Āyurveda

dr.Antonio Morandi - Carmen Tosto

Cibo, sesso e sonno sono le basi dell’esistenza secondo la visione indiana della vita. Solo l’essere umano ha la capacità di apprezzare e vivere profondamente queste tre attività che sono comuni, comunque, a tutti gli esseri viventi.

L’Āyurveda ha una visione unica ed originale della sessualità, dovuta alla sua peculiare capacità di osservare l’essere umano in modo globale e nella sua unicità.
Questo vuol dire che, per esempio, le relazioni fra il corpo e la mente non sono frammentate ma sono piuttosto considerate come un’unità inscindibile.

Oil pulling cos'è, come si fa | Ayurvedic Point©, Milano

Oil pulling, una nuova moda nata migliaia di anni fa

Carmen Tosto - dr. Antonio Morandi

Uno dei più recenti trend salutistici in voga negli ultimi tempi è la pratica chiamata Oil pulling

Ovviamente non è una “nuova” pratica ma deriva dalle antichissime indicazioni mediche descritte dall’Āyurveda ed originate in India 4000 anni fa.
Ciò che viene chiamato oggi “Oil pulling” è in realtà una delle più comuni pratiche indicate dall’Āyurveda nel regime igienico giornaliero (dinācaryā) che vengono eseguite la mattina allo scopo di pulire e purificare il corpo.

L'illusione del tempo che scorre

a cura del dr. Ernesto Iannaccone

«Āyurveda amritanam», ossia “l’Āyurveda è (il migliore) fra i fattori d’immortalità”.
Questa breve sentenza di due parole è tratta dalla Caraka Saṃhitā, il trattato più antico ed autorevole sulla medicina ayurvedica. Essa rimarca, amplificandolo, il proposito principe dell’Āyurveda: consentire ad ogni uomo di vivere a lungo ed in salute. Il termine amrita, infatti, oltre che “immortalità” significa anche “nettare”. E qual è il nettare della vita se non la salute? Benessere e longevità sono due concetti inseparabili tra loro. Una vecchiaia che si trascina nelle malattie e nella sofferenza non può costituire il ragionevole obiettivo di una scienza della vita qual è l’Āyurveda.

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