Ayurvedic Point, la via italiana dell'Āyurveda

Ayurvedic Point, la via italiana dell'Āyurveda | Ayurvedic Point©, Milano

Ayurvedic Point, Milano Italia, SSIMA - Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica, Milan, Italy.
Originale in Inglese pubblicato su Journal of Ayurveda & Integrative Medicine | April 2010 | Vol 1 | Issue 2

 

Introduzione

Le culture Indiana e Italiana hanno una lunga tradizione di contatto reciproco fin dall'epoca Romana. Ritrovamenti archeologici testimoniano queste relazioni e attraverso la grande tradizione medica Italiana suggeriscono che l'Āyurveda in Italia può essere più correttamente descritta e riscoperta. Come in altri Paesi occidentali, la diffusione dell'Āyurveda non è stata omogenea specie per ciò che riguarda la qualità e il riconoscimento istituzionale. Nonostante la complessità dell'Āyurveda, informazioni superficiali sono state guidate spesso da interessi commerciali e da semplicistiche influenze new age che hanno creato difficoltà ad una seria educazione in Āyurveda, che pertanto non viene compresa come un autentico sistema medico, es. confondendo le terapie Abhyanga come delle semplici tecniche di massaggio. Ciò ha portato alla diffusione d'informazioni mediche e scientifiche erronee circa il potenziale terapeutico dell'Āyurveda e a programmi formativi brevi e superficiali che hanno contribuito ulteriormente a questa immagine distorta.

Nell'ultimo decennio, grazie all'impegno di professionisti esperti che rispondevano alla richiesta di qualità da parte di pazienti, associazioni ed istituzioni come la Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica (SSIMA), il Comitato Permanete per il Consenso sulle Medicine Non Convenzionali e l'istituto Ayurvedic Point (AP) hanno fatto grandi passi avanti nella direzione della legittimazione dell'Āyurveda come sistema di cura. Sono stati avviati programmi di formazione adeguati proponendo e accettando una corretta immagine dal punto di vista medico. L'impegno da parte di queste ed altre istituzioni ci  hanno consentito di conseguire risultati importanti verso la legittimazione dell'Āyurveda in una prospettiva medica e scientifica. 

Il 18 maggio 2002 è una data storica per l'Āyurveda e le altre medicine non convenzionali in Italia, infatti la Federazione Italiana degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) sigla il Documento di Riconoscimento delle Medicine Non Convenzionali, che ora cadono sotto l'esclusiva competenza pratica e responsabilità dei Medici (chiropratica, osteopatia, fitoterapia, omeopatia, antroposofia, agopuntura, Āyurveda e omotossicologia). Ciò significa che i medici italiani oggi possono praticare l'Āyurveda. A Milano e in diverse altre città i locali Ordini dei Medici e Odontoiatri hanno aperto specifici registri per Medici esperti in Āyurveda, la registrazione richiede al medico richiedente di avere una sufficiente educazione in Āyurveda, ciò nonostante continua una mancanza di regolamentazione governativa che crea difficoltà in ambito assicurativo, nella reperibilità di prodotti e, molto importante, nel riconoscimento del Terapista Ayurvedico, la cui professionalità in cooperazione col Medico è indispensabile per la corretta implementazione di tutte le terapie Ayurvediche [1-5]. 

 

INDIRIZZI E FORMAZIONE IN ĀYURVEDA

Ayurvedic Point è stata fondata nel 2001 a Milano dagli autori con lo scopo di stabilire tutte le condizioni necessarie per lo sviluppo e la promozione dell'Āyurveda come disciplina e in particolare della pratica ayurvedica medica. Le attività professionali di Ayurvedic Point sono incanalate attraverso due divisioni: la Divisione Formazione e Cultura, che include la Scuola di Medicina Ayurvedica che ha ricevuto la certificazione ISO9001, e la Divisione Clinica e Ricerca. Ayurvedic Point è stata la prima scuola ad avere due corsi quadriennali separati e con un piano di studio integrato per Medici laureati e per Terapisti professionisti. Altri seminari avanzati sono sono stati organizzati e per il 2010 è previsto l'avvio dei Master in Farmacologia Ayurvedica e in Counseling Psicologico Ayurvedico.

La strategia di insegnamento di Ayurvedic Point è basata su due elementi principali: la considerazione della Medicina Ayurvedica come una scienza medica tradizionale in cui Medico e Terapista lavorano insieme e la necessità di implementare la logica interiore dell'Āyurveda, in contatto con il retroterra Europeo e quindi il recupero della perduta medicina tradizionale Europea. Il corpo docente di Ayurvedic Point conta 16 insegnanti, tra cui 11 medici con documentata esperienza clinica di ricerca e di insegnamento, coordinati da un Preside (la Laurea in Medicina e Chirurgia è un prerequisito), un direttore del Corso per Medici (la Laurea in Medicina e Chirurgia è un prerequisito) e un Direttore del Corso per Terapisti (Diploma di Terapista conseguito sia in Italia che in India e di Insegnate di Yoga è un prerequisito). Oltre a questo fanno parte del programma le sessioni si approfondimento in India presso l'Istituto di Formazione e Ricerca in Āyurveda della SNA Oushadhasala di Thissur, Kerala diretto dall'Ashtavaidyan Narayanan Nambi. Tutto questo include esami annuali e alla fine dei quattro anni viene rilasciato un diploma congiunto da Ayurvedic Point - SNA Oushadhasala.

A seguito dell'importante riconoscimento dell'Āyurveda da parte del FNOMCeO, è stata fondata SSIMA per perseguire in modo più efficace il percorso di legittimazione dell'Āyurveda. SSIMA è costituita come associazione no-profit di Medici specializzati in Āyurveda e dedicati alla sua diffusione culturale attraverso iniziative di ricerca con Università e Fondazioni. Anche SSIMA è indirizzata a lavorare con le Istituzioni per definire un quadro di regolamenti all'interno del quale l'Āyurveda può essere praticata e definirne il codice deontologico. L'anno seguente, il 2003, SSIMA diviene fondatrice e membro attivo del Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine non Convenzionali in Italia, un'organizzazione no-profit promossa d Paolo Roberti di Sarsina [6]. Fin da allora il Comitato è diventato il punto di riferimento per quanto concerne MNC/CAM per molte istituzioni a livello nazionale, regionale e locale. Attualmente il Comitato include 27 associazioni tra cui società medico scientifiche, federazioni e associazioni di pazienti che rappresentano circa 12.000 tra medici, odontoiatri e veterinari. Lo stesso anno a Bologna Guido Sartori fonda Atha, Associazione dei Pazienti Ayurvedici con lo scopo di diffondere la scienza dell'Āyurveda in Italia e preservare come diritto umano fondamentale quello dei cittadini di scegliere liberamente il proprio sistema medico e di cura cura [7].

Da allora sono stati proposti programmi di formazione in Āyurveda sempre più ricchi e articolati e diverse collaborazioni con Università e Ospedali hanno preso vita. Ayurvedic Point è stata associata al Modulo Āyurveda del corso di specializzazione post Dottorato in “Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali” della Facoltà di Sociologia dell'Università di Bologna e all'annuale corso di aggiornamento in “Fondamenti di Āyurveda” per Medici di Famiglia e Farmacisti tenuto dalla ASL di Brescia, a cura del Centro Italiano per lo Studio delle Medicine Orientali (CISMO) e da altre Autorità nel campo della salute. Queste collaborazioni sono indicatori del forte interesse per l'Āyurveda da parte delle istituzioni accademiche. Un altro importante elemento è che il nuovo programma per l'Educazione Continua in Medicina (ECM), che è stato presentato al Governo per una prossima approvazione, ha un capitolo specifico dal titolo “Medicine Non Convenzionali e Pratica” che include l'Āyurveda tra gli eventi professionali per i Medici, Odontoiatri, Veterinari e Farmacisti. Oggi l'Āyurveda è sempre più riconosciuta in Occidente in particolare per la sua efficacia nel trattamento delle malattie croniche e dell'invecchiamento, problematiche affrontate con difficoltà dalla medicina convenzionale [8].

Tutto ciò sottolinea la necessità di adeguata formazione sia dei Medici come dei terapisti. La formazione in Āyurveda richiede un alto impegno in termini di studio e di pratica clinica. In occidente è necessario un corso di almeno tre anni, solo allora gli studenti possono sufficientemente interiorizzarne i concetti per modificare il loro paradigma e la loro prospettiva. I corsi per medici e per terapisti sono separati ma armonizzati allo scopo di prepararli alla collaborazione sia sul piano tecnico che sul piano umano, in questo modo i loro ruoli professionali possono integrarsi.

C'è quindi la necessità di un addestramento personale per portare gli studenti verso nuovi livelli di osservazione, percezione e ragionamento. In Āyurveda medici e terapisti si completano fortemente l'un l'altro. In Sanscrito il successo terapeutico è chiamato chatushpada ed è definito come la completa integrazione di quattro elementi: il Medico (vaidya), la Terapia (dravyani), il Terapista (upasthata) e il Paziente (rogi).[9-11]. La singolarità dei terapisti risiede nella loro funzione d'interpreti dell'applicazione pratica della prescrizione medica e della funzione estremamente delicata di feedback verso il medico che viene dal loro intimo contatto col paziente. Da qui deriva la necessità di una seria educazione dei Terapisti Āyurveda come professionisti della salute. In Italia Ayurvedic Point offre i più alti parametri di formazione per Medici e per Terapisti come professionisti della salute: oltre 600 ore frontali in 4 anni, 280 ore di pratica clinica supervisionata, più esami e tesi supervisionate, tutte le procedure sono certificate secondo ISO 9001. In diverse città (Bologna è stata la prima nel 2006) l'Ordine dei Medici e Odontoiatri ha considerato questa come il quadro per i requisiti principali necessari per essere registrati come Medico esperto in Medicina Ayurvedica. Inoltre, questo programma è stata usato come piattaforma assieme a quelli del Rosenberg European Academy of Āyurveda, Germania, e del College of Āyurveda dell'Università del Middlesex, Gran Bretagna, per l'elaborazione di uno Standard di Formazione Europeo per Medici, proposto alla valutazione del Dipartimento per l'Āyurveda, Yoga, Unani, Siddha e Omeopatia (AYUSH) del Ministero della Salute e il Sussidio alla Famiglia del Governo Indiano.

Assieme con SSIMA, Ayurvedic Point ha stabilito le “linee guida per la buona pratica dell'Āyurveda” oggi adottate dal Comitato Permanente per il Consenso sulle Medicine Non Convenzionali [12,13].

Assieme al programma di Formazione le Linee guida sono state proposte al Governo Italiano per lo studio e la definizione di una proposta di legge sulle Medicine Non Convenzionali. A questo riguardo SSIMA è stata chiamata varie volte come esperto tecnico in colloqui ufficiali col Governo Italiano, più recentemente dalla Commissione Salute del Senato presso cui si è tenuta una discussione sulla proposta di una legge unificata per le Medicine Non Convenzionali in Italia. L'indirizzo generale di Ayurvedic Point è sempre stato guidato dalla “localizzazione” del concetto di Āyurveda: la Vita è la stessa dovunque, ma le condizioni ambientali nella quali cresce e si sviluppa sono differenti, portando così verso diverse espressioni di organismi viventi. Una medicina tradizionale è composta da una parte concernente le condizioni che governano l'espressione della vita, mentre un'altra parte è pertinente ai principi base della vita. La seconda parte è codificata attraverso la prima, ecco perché gli occidentali che studiano l'Āyurveda devono entrare profondamente nella mente e nell'anima della cultura indiana, per poter decodificare i principi base che possono quindi essere applicati alle condizioni occidentali. In accordo con questo punto di vista, il diffuso concetto di “globalizzazione” dell'Āyurveda intendendo la sua applicazione “così com'è” in ogni parte del mondo è fuorviante: molte condizioni tipiche dell'India sono irriproducibili in altre parti del mondo. Nell'India stessa, un Paese che si stende per migliaia di chilometri esistono delle differenze tra l'Āyurveda del Nord e quella del Sud, che portano a dispute tra i vaidya dell'una o dell'altra su quale sia la migliore o la più autentica, in realtà entrambe sono corrette poiché ognuna di loro è derivata dall'adattamento dei principi dell'Āyurveda alle caratteristiche locali dell'ambiente. L'Āyurveda è molto più che erbe e tecniche fisiche o un generale stie di vita, essa ci presenta una logica di come osservare il mondo dei fenomeni naturali. Invece che “globalizzazione” il concetto dovrebbe essere di “localizzazione” in cui la logica ayurvedica viene adoperata per determinare la sua applicabilità locale. La localizzazione dell'Āyurveda sarà critica per la sua diffusione poiché solo questo potrà promuovere cure per persone che vivono in qualunque ambiente, questo naturalmente richiede l'accettazione di altre tradizioni e altri stili di vita tanto reali e buoni quanto quelli in cui l'Āyurveda ha avuto origine. In Europa c'è una forte necessità di adattare la formazione in Āyurveda ai diversi ambienti sociali e politici. Storicamente la sua tradizione medica è stata basata sul ruolo distintivo del medico e del terapista/infermiere che nella medicina moderna sono molto vicini a ciò che viene descritto in Caraka Sutrastana IX [8]. Solo pochi paesi come Germania e Svizzera includono ruoli per figure dette “medical pratictioner” così come per il Medico classico, tutti gli altri Paesi europei sono legate al binomio Medico/Infermiere.

Per promuovere l'Āyurveda come alternativa al sistema di medicina esistente e per integrare le loro pratiche mediche con i principi dell'Āyurveda, la formazione in Āyurveda deve essere concepita come un percorso formativo successivo ad una laurea in medicina moderna. Ogni programma europeo di formazione in Āyurveda deve includere i locali adattamenti dei principi e delle logiche di base e seguire degli standard professionali stabiliti dalle Istituzioni Europee. Questa struttura incoraggerà collaborazioni tra pratictioners della medicina allopatica e dell'Āyurveda generando una maggiore evidenza di base dell'Āyurveda e permetterà alle istituzioni di adattare l'Āyurveda alle necessità locali senza comprometterne i principi.

 

ATTIVITÀ CLINICA E DI RICERCA

Lo sforzo di Ayurvedic Point nel promuovere l'Āyurveda come scienza medica non è limitato al solo insegnamento e alla formazione, Ayurvedic Point è anche un centro di medicina nel quale i pazienti ricevono visite e consultazioni mediche così come vengono praticati tutti i tipi di terapia. Nel Marzo 2009 ha organizzato in Italia il primo Congresso Internazionale di Āyurveda “il Senso della Vita” [14,15] che ha visto la partecipazione di di oltre 400 partecipanti. Ayurvedic Point collabora attivamente a progetti di ricerca in Āyurveda con istituzioni accademiche nazionali ed internazionali. Sta lavorando intensamente per la creazione di un network d'eccellenza nella ricerca, collaborando con istituzioni in tutti i Paesi europei. Progetti di ricerca e studi clinici sull'Āyurveda sono stati organizzati con scuole di medicina, farmacia e sociologia nelle principali Università e sono state scritte e presentate proposte per progetti nazionali e internazionali. Ayurvedic Point è attualmente in collaborazione su due studi clinici: uno su Triphala e Guggulu in Ipercolesterolemia/obesità, e su Phyllanthus emblicus in Epatite B. Inoltre Ayurvedic Point, in un'ottica di collaborazione policentrica internazionale, sta partecipando ad un controllo clinico randomizzato con il Rosenberg European Academy of Āyurveda, Germania, sugli effetti dell'approccio multidimensionale dell'Āyurveda sull'osteoatrite del ginocchio, organizzato dalla divisione di Clinical Complementary Natural Medicine della Università Medica Charité di Berlino e dal Central Council for Research in Āyurveda and Siddha dell'India. Ayurvedic Point ha richiesto finanziamenti per cinque altri studi clinici sugli effetti delle terapie ayurvediche su (i) effeti collaterali delle chemioterapie, (ii) sindrome premestruale (iii) sindrome post infarto, (iv) dolore articolare e (v) lombalgia e sciatalgia.

Inoltre, attraverso il Comitato Permanente per il Consenso sulle Medicine Non Convenzionali, Ayurvedic Point e SSIMA hanno partecipato all'International Consortium FP7 (Framework Program 7) CAMbrella, che ha recentemente erogato 1,5 mln di Euro perché vengano stabiliti i lineamenti per la definizione, l'uso, la metodologia, le richieste e le necessità di CAM in Europa. Ayurvedic Point e SSIMA fanno inoltre parte dell'European Research Initiative on Complementary and Alternative Medicine per rendere consapevoli i Governi Europei così come la pubblica opinione della necessità di finanziare CAM R&D.  Oltre a questo Ayurvedic Point coordina un consorzio di 15 aziende Indiane ed Europee per svilluppare una proposta di finanziamento al FP7 per ricerche traslazionali di farmacologia ayurvedica in termini scientifici occidentali come parte del Large Scale Collaborative Research Project on Advanced Traditional Medicines Applications (ATMA). Di particolare rilevanza è la partecipazione nel Luglio 2009 di Ayurvedic Point insieme a SSIMA al finanziamento del “Gruppo di Studio sulle Medicine Tradizionali” con l'Ospedale Luigi Sacco e la Facoltà di Medicina dell'Università di Milano. Oltre ai medici, e gli insegnanti di Ayurvedic Point e del SSIMA il gruppo include professori di farmacologia e psicologi della Scuola di Medicina dell'Università di Milano, medici dell'Ospedale Luigi Sacco, Medici della Società Italiana di Medicina Cinese e Farmacologia Tradizionale (SIFCET) e della Federazione Italiana Agopuntura (FISA). Le attività del gruppo si focalizzano su 5 maggiori punti strategici: (1) indagini tra medici e pazienti sulla conoscenza, la disponibilità e l'uso delle medicine Ayurvedica e Tradizionale Cinese in Lombardia; (2) farmacovigilanza e farmacoepidemiologia delle preparazioni ayurvediche e della MTC, (3) ricerca sulle metodologie come HPLC e spettroscopia di massa per definire e implementare i principi attivi, (4) studio per individuare i gruppi di popolazione interessate alle terapie ayurvediche o della MTC, (5) programmi di formazione in Āyurveda e MTC per il personale sanitario.

 

CONCLUSIONI

Questa è la peculiarità della situazione, nonostante la diffusa accettazione e riconoscimento delle suddette istituzioni, il Parlamento Italiano non ha ancora emesso una legge concernente la regolamentazione delle MNC, di conseguenza non esiste una regolamentazione ufficiale per i programi di formazione della pratica sia dei Medici o, di maggiore importanza in Āyurveda, dei Terapisti. Ciò crea confusione, non essendoci controllo sulla formazione dei professionisti dell'Āyurveda non c'è regolamentazione dell'importazione e della vendita dei farmaci ayurvedici. È stata richiesta una legge per oltre 15 anni e ancora la sua approvazione trova complicazioni e procrastinazioni. Al momento attuale diverse sono state presentate al Governo, alcune delle quali includono solo l'omeopatia, l'agopuntura e la fitoterapia trascurando l'Āyurveda e altre MNC col pretesto che l'Āyurveda non avrebbe sufficiente documentazione scientifica, es. mancanza di studi sulla sicurezza dei farmaci ayurvedici. A causa di determinate pressioni economiche e politiche, questa posizione è diffusa non ostante l'opinione del FNOMCeO. 

Sfortunatamente questo movimento è molto forte ed è sottoscritto soprattutto dalle ASL. In conclusione esiste un ovvio contrasto tra il positivo interesse verso l'Āyurveda mostrato dalle Istituzioni accademiche e dalle associazioni professionali come gli Ordini dei Medici, e quella del Governo il quale si è dimostrato incapace di stabilire un quadro di regole per la formazione e la pratica sia dell'Āyurveda come delle altre MNC. Da un punto di vista strategico è auspicabile per la diffusione e la legittimazione dell'Āyurveda che questa avvenga non semplicemente a livello legislativo nazionale italiano, ma che raggiunga un livello continentale europeo; le scelte dell'Unione Europea riguardo la formazione, la ricerca e il riconoscimento determinano possibili linee di azione in ogni Paese da cui risulterà un'importante uniformità nella pratica dell'Āyurveda e piattaforme comuni per la ricerca e la formazione. Per questo motivo andrebbero stabilite delle commissioni riunite tra Europa e AYUSH concernenti la formazione, la ricerca, i prodotti e i servizi, che coinvolgano scuole e associazioni mediche e scientifiche. A questo proposito nel 2009 è nata l'International Alliance of Ayurvedic Professional Associations (IAAPA) a seguito dei lavori del 11° International Ayurveda Symposium di Birstein,[16] con SSIMA tra i membri fondatori.

 

Fonti di finanziamento

Nessun finanziamento è stato ricevuto per questo lavoro.

 

RIFERIMENTI

1. Morandi A, Sartori G, Tosto C. Āyurveda - La Medicina Tradizionale Indiana. Non Conventional Medicines in Italy - History, problems and perspectives of integration [in Italian].In: Giarelli G, Roberti di Sarsina P, Bilvestrini B, editors. Milan: Franco Angeli; 2007. p. 291-309.

2. Roberti di Sarsina P. The social demand for a medicine focused on the person: The contribution of CAM to healthcare and healthgenesis. Evid Based Complement Alternat Med 2007;4:45–51.

3. Roberti di Sarsina P, Iseppato I. Non-Conventional Medicine in Italy: The present situation. Eur J Integr Med 2009;1:65–71.

4. Sarsina PR, Iseppato I. Looking for a person-centered medicine: Non conventional medicine in the conventional European and Italian setting. Evid Based Complement Alternat Med 2009 In press.

5. Roberti di Sarsina P, Iseppato I. State of art of the regulative situation of nonconventional medicines in Italy. J Altern

 

 

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Author: ayurvedicpoint