Torta salata alle barbabietole

Ricetta di Aprile 2017 - dosi per 4 persone 

Ingredienti

Per la pasta

400 g di farina di grano tenero semintegrale
8 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
200 ml d'acqua
Sale

Per il ripieno

500 g di barbabietola pulita
succo di mezzo limone + buccia grattugiata di un limone
1 cucchiaino da caffè di semi di coriandolo
1 cucchiaino da caffè di semi di finocchio
1 cucchiaino da caffè di semi di anice
3 chiodi di garofano
2 cucchiai da minestra di erba cipollina tritata
3-4 foglie di menta
50 g di anacardi
Sale e pepe

Preparazione

Preparare la pasta mettendo la farina a fontana su un asse di legno, versare nel cratere l'olio, l'acqua e aggiungere una presa di sale; miscelare con la forchetta fino a quando non diventa lavorabile con le mani, quindi impastare brevemente fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Lasciar riposare l'impasto coperto da una terrina.
Pulire le barbabietole, utilizzando anche le foglie se sono fresche, quindi grattugiarle e tagliare a pezzetti gambi e foglie.
Pestare le spezie in un mortaio, con l'eccezione dei chiodi di garofano che vengono lasciati interi, farle insaporire per qualche minuto nell'olio a fuoco basso, quindi aggiungere le barbabietole, correggere di sale e lasciar cuocere fino a quando si sono ammorbidite (circa 20'-30').
A cottura ultimata aggiungere il succo e la scorza di limone e l'erba cipollina tritata insieme alla menta.
Tritare gli anacardi.
Stendere la pasta con un matterello, disporla in una tortiera oleata di circa 24 cm, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e disporvi le barbabietole intiepidite e gli anacardi tritati; aggiungere una grattata di pepe nero, quindi coprire con un disco di pasta (che verrà bucherellato sulla superficie una volta applicato) o con delle striscioline tipo crostata.
Spennellare con olio e infornare a 180º per circa 45'-50'.

Rasa: dolce, acido, salato, leggermente pungente, leggermente astringente e leggermente amaro.
Guna: ruvido, caldo, leggermente untuoso, intenso, leggero.

Pietanza ottima per Vāta e Kapha, grazie alle sue qualità e sapori, un po' meno adatta al Pitta, essendo piuttosto riscaldante.

Autore
Author: ayurvedicpoint